Jane Campbell, “Spazzolare il gatto”

blu-33-spazzolare-il-gatto-960x1351-1Metti un titolo che cita la parola “gatto”, una copertina accattivante, uno dei miei editori preferiti (Atlantide) e una scrittrice debuttante ottantenne… Potevo non precipitarmi a prendere questo libro?

Spazzolare il gatto” è ‘un’antologia di tredici racconti di Jane Campbell, che vede come protagoniste donne anziane, con tutto il loro vissuto e il loro spettro emotivo.

Chi è approdato alla terza età è spesso grossolanamente liquidato come un fardello al limite dell’esistenza, un coacervo di problemi, malattie, abbruttimento fisico, stereotipi.
Invece, sono persone con ancora un presente, una individualità, sentimenti, desideri, voglia di fare e di vivere – con i propri limiti e un solido bagaglio di trascorsi alle spalle. Come tutti, alla fine.

I racconti della Campbell colpiscono da subito per la meravigliosa scrittura, nella loro brevità ogni parola è calibratissima, sa evocare precisamente tutto ciò che vuole esprimere.
Ognuna di queste tredici gemme si concentra sulla vita di una donna ormai anziana, che si trova in una situazione liminale, alle prese con un posto nel mondo sempre più marginale, stretto, ma che ancora si sente viva e deve fare i conti con sentimenti e fallimenti, scelte e perdite. Così come non è l’età che fa venir meno il desiderio, la sensualità, benché talora sorga una sorta di ritrosia, pudore, quasi questo sentire fosse un tabu a una certa età.

Grazie alla prosa spigolosa e incisiva, questo seducente cast di personaggi supera l’idea che il comportamento delle donne anziane debba essere in qualche modo monitorato e controllato, assopito in un certo senso.
Così troviamo, ad esempio, Susan che si innamora della bellissima e giovane Miffy, percependo davvero cosa significhi il desiderio fisico, Linda che cerca il suo ex amante, Malik, nonostante lo abbia lasciato anni prima per tornare al suo matrimonio con Bill. C’è Daisy, che per un curioso colpo del destino si ritrova al funerale del suo ex fidanzato, Tim, e che rivive i loro primi anni di vita insieme, Martha, in lutto per il suo cagnolino che crede sia stato ucciso dal personale di assistenza domiciliare. Non da ultima la protagonista della storia che dà il titolo alla raccolta, che parla e carezza il suo gatto siamese elegante e morbido, riflettendo sui piaceri sessuali del suo passato.

Altra peculiarità di queste narrazioni è che, in poche pagine, virano spesso con un colpo di scena verso un finale inatteso, crudo e tagliente.
Così come non c’è alcun abbellimento della vecchiaia: viene presentata come un’età da vivere in piena dignità, ma senza sconti a tutti i problemi e pesi che si porta dietro.

Jane Campbell sembra voler riscattare non solo donne che hanno superato una certa età anagrafica, ma dimostrare come si possa vivere sempre, svincolandosi da stereotipi, da cosa gli altri vogliono, per ricercare ciò che si è veramente. Che ogni epoca e percorso ha le proprie peculiarità, senza mai venir meno la dignità di persona.

Un debutto a dir poco straordinario.

My rating 4/5

Jane Campbell
Spazzolare il gatto
(Atlantide edizioni)

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