Nel suo ultimo romanzo, L’ultima corriera per la saggezza, Ivan Doig torna nel suo luogo del cuore, il Montana, per narrare un incantevole racconto on the road ambientato negli anni ’50.
Protagonista è un ragazzino, Donny, da sua nonna in un ranch, che si ritrova spedito dai parenti nel Wisconsin, quando la nonna si ammala. Il ragazzo parte prendendo il bus che attraversa tutto il paese, quello della Greyhound, con la grande scritta rossa che campeggia sul lato, e non senza timori ma anche un certo spirito di avventura inizia il suo lungo viaggio.
Quello che subito appare chiaro è che Doig, oltre al protagonista, vuole delineare un ampio cast di personaggi che saltano salgono e scendono: suore e pastori ubriachi, poliziotti e truffatori, soldati diretti in Corea, cameriere sognanti e indiani corpulenti.
Arrivato dalla zia Kate, per il protagonista inizia un periodo non facile, colmo di conflitti e frustrazioni che culminano con la fuga di Donny, il suo ritorno in viaggio, ma questa volta non da solo, bensì con un amico, un vecchio marinaio con un occhio solo di nome Herman. Insieme percorrono tutto l’ovest, affrontando diverse avventure ed esperienze fino al limitare dell’autunno. Continua a leggere